
Attività sportive: da funzione di aggregazione, benessere e salute ad attività “non essenziali”
Sen. Barbaro, presidente ASI: «La nostra è anche funzione di prevenzione. A Spadafora chiediamo interventi a tutela del settore»
Cari concittadini, come sappiamo a seguito del DPCM del 26 ottobre sono sospese tutte le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. Un colpo al cuore per tutto il sistema associazionistico sportivo e con loro anche atleti e praticanti. Non posso non condividere le parole del Presidente nazionale Asi, il Sen. Claudio Barbaro, che alcuni giorni fa, con una nota ufficiale, ha affermato: «Le migliaia di società e gli impianti sportivi presenti nel Paese sono la vera casa dello sport che ogni giorno svolge una fondamentale azione di prevenzione per milioni di cittadini. Una categoria che non merita di essere ignorata e sbeffeggiata. Non accettiamo e non accetteremo di essere considerati secondari. […] Chiediamo un fermo e immediato atto a tutela del sistema associazionistico sportivo da parte del Ministro Spadafora. Auspichiamo si possa tradurre immediatamente in un atto concreto, e che nei decreti di prossima pubblicazione ci siano interventi strutturali concreti come copertura di Stato per utenze e altre insostenibili spese strutturali per le associazioni e società sportive e sostegni che tengano conto dei sacrifici già sostenuti. […] Quel che emerge dall’ultimo decreto è che è ancora una volta lo sport a pagare. Siamo di fronte a una chiusura che doveva assolutamente essere evitata. A ciò si aggiunga che i nostri governanti ben sapevano che si sarebbe potuti arrivare a una decisione di questo tipo che non è stata accompagnata da provvedimenti di sostegno immediati. […]».
Da consigliere comunale di Andria non posso non esprimere la massima solidarietà nei confronti del mondo delle palestre, delle piscine e dei circoli sportivi cittadini, duramente provato dal periodo di lockdown e già fortemente penalizzato dalla situazione precaria delle strutture sportive comunali e della loro gestione. Negli ultimi mesi, e nella settimana pre-chiusura (come imposto dal Governo), ha investito pesantemente per adeguarsi ai molteplici protocolli di sicurezza. Ora, il colpo finale – che mostra l’incoerenza di questo Governo – a strutture che, dai controlli effettuati, non avevano mostrato irregolarità.
Ci impegneremo con Fratelli d’Italia Andria a sostenere lo sport cittadino ascoltando le problematiche ed elaborando proposte da presentare ufficialmente in comune. Rimango smarrito nell’apprendere che il nostro Sindaco, nonché presidente provinciale del PD, scesa alcuni giorni fa in piazza affianco delle associazioni in protesta, non prenda posizioni ufficiali nei confronti dei vertici del suo partito tra cui ministri, consiglieri regionali e segretari nazionali che hanno preso parte alla sua campagna elettorale sostenendola anche a livello nazionale.