
Andria, PuntoIt e Comitato 10 Febbraio ricordano Foibe ed Esodo Giuliano Dalmata
In mattinata la celebrazione ufficiale presso il Parco IV novembre, poi l’approfondimento nell’incontro serale in diretta Facebook
Salvaguardare la memoria, alimentare e tramandare la fiamma del ricordo, per una tragedia rimasta a lungo nell’oblio: anche ad Andria, nella giornata di ieri, si è celebrato il “Giorno del Ricordo”, solennità civile italiana volta a commemorare i Martiri delle Foibe e l’Esodo Giuliano Dalmata.
In prima fila, come sempre, l’Ass. Culturale PuntoIt e il Comitato 10 Febbraio. In mattinata, presso la stele commemorativa eretta nel 2014 all’interno del Parco IV Novembre, la celebrazione ufficiale, alla presenza altresì del sindaco Giovanna Bruno (che ha ricevuto una targa ricordo) e dell’ass. alla cultura Daniela Di Bari. Per l’occasione, come di consueto, è stata deposta una corona d’alloro. A seguire, un minuto di silenzio e la condivisione di alcuni preziosi spunti di riflessione, al fine di sensibilizzare la cittadinanza ad una cultura non fondata sull’odio e sulla guerra, contro ogni forma di negazionismo e revisionismo storico, al fine di edificare una memoria condivisa.
In serata, poi, l’approfondimento in diretta Facebook sulla pagina dell’ass. Punto It. Un incontro in cui sono intervenuti il Sindaco di Andria Giovanna Bruno, il Consigliere Comunale di FdI Andrea Barchetta, il responsabile regionale del Comitato 10 Febbraio della Puglia Giuseppe Zuccaro e il responsabile andriese del Comitato 10 Febbraio Benedetto Inchingolo. Saluti e interventi che hanno preceduto le testimonianze dei due ospiti d’eccezione della serata: il presidente nazionale del Comitato 10 Febbraio Emanuele Merlino (autore dei libri “Foiba Rossa” e “Norma Cossetto, storia di un’italiana”) e il noto giornalista Fausto Biloslavo, figlio di un esule e nipote di un infoibato, autore del libro “Verità Infoibate, le vittime, i carnefici, i silenzi della politica”. A moderare l’incontro Riccardo Alicino dell’Associazione Arcadia. Un viaggio nel passato che ha attraversato l’attualità, per una pagina di storia della nostra Italia da non poter ignorare.