
“Liberate i pescatori italiani”: il flash mob dinanzi al Comune di Andria
“Liberate i pescatori italiani”. È la frase divenuta slogan dell’appello nazionale a sostegno della liberazione dei 18 pescatori italiani da circa 50 giorni in stato di fermo in Libia. La marina militare del generale Haftar a inizio settembre ha sequestrato e portato a Bengasi due pescherecci di Mazara del Vallo, con i pescatori a bordo, mentre altre due imbarcazioni sono riuscite a fuggire, senza, però, riuscire ad evitare il sequestro del primo ufficiale e del comandante.
Sono tante le iniziative organizzate sull’intero territorio nazionale volte a sollecitare il governo a un rapido intervento e ad esprimere un ideale sostegno alle famiglie in attesa dei propri cari. Ad Andria, nel pomeriggio di sabato 10 ottobre 2020, il flash mob di alcuni neo eletti consiglieri comunali di centrodestra dinanzi al Comune.
Ricca la rappresentanza del coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia, assieme a una delegazione di Gioventù Nazionale: «l flash mob si inserisce in questa campagna di sensibilizzazione nazionale appoggiata anche dalla nostra comunità umana e politica -commenta il neo eletto consigliere comunale Andrea Barchetta– I pescatori mazaresi rapiti in Libia sono di fatto trattenuti senza alcun reale motivo dalle autorità locali. Sono tenuti prigionieri non si sa dove, dalla fazione del generale Haftar, il pretendente governatore non riconosciuto dalla comunità internazionale, che in cambio dei nostri pescatori chiede la liberazione di quattro scafisti libici, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di omicidio plurimo per la morte di una cinquantina di immigrati lasciati soffocare nella stiva della barca che stavano conducendo presso le nostre coste. Non vogliamo un altro caso Marò -continua Barchetta, che conclude- l’Italia si faccia rispettare, non ceda a ricatti e riporti a casa i suoi pescatori».